Le sneakers nacquero come scarpe da lavoro alla fine del 1800, e in breve tempo divennero sopratutto in Inghilterra, le scarpe sportive preferite dagli aristocratici. Fin dalle prime apparizioni di questo nuovo tipo di scarpa per l'epoca, veniva definita come "scarpa con tomaia di tela e suola di gomma indiana".
Con le tecnologie dell'epoca, vennero cosi rese possibili fabbricazioni di nuovi modelli di sneakers, sopratutto in seguito alla scoperta della gomma vulcanizzata per opera di Charles Goodyear.
Nel 1839 avvenne la sua grande scoperta; si presentò per mostrare la sua ultima formula gum-and-sulphor al magazzino di Woburn. Nel momento della dimostrazione, preso da una forte stato emotivo, gli scappò dalle mani il pezzo di plastica andando a finire su una stufa calda. Questo “incidente”, passato alla storia come uno dei più famosi, lo portò a scoprire il processo di vulcanizzazione, termine coniato in onore a Vulcano, dio del fuoco. Per ottenere questo processo , non bastava soltanto aggiungere dello zolfo alla gomma, ma aveva bisogno di calore, allora la composizione chimica della gomma ancora non era stata scoperta. Aveva creato una gomma resistente alle intemperie. Nonostante ciò Goodyear non ne trasse nessun vantaggio economico, in quanto non depositò in tempo il brevetto, che, invece fece la fortuna di Hancock che mise a punto il processo di produzione.
Qualche anno dopo, siamo agli inizi del 1900, nasce la Converse, ma soltanto nel 1917 esce con il suo primo modello: All Star. In seguito nel 1923 in onore all'omonimo campione di basket presero il nome di Chuck Taylor. La sneakers come modello di calzatura venne sempre pià apprezzata anche per merito dei colossi che nacquero intorno agli anni '50, come Onitsuka Tiger in Giappone e Vans in America.
Una crescita vertiginosa permane nel corso degli anni: basti pensare che nel 1940 negli USA venivano vendute 35 milioni di paia di sneakers, e poco pidi 20 anni dopo, la mole di mercato sali a 135 milioni di paia vendute. I produttori di scarpe di cuoio, che all'epoca erano i grandi trainatori del mercato calzaturiero, cominciarono a guardare con stizza questo nuovo tipo di calzatura, più economica, ma anche più dannosa in quanto di gomma. Vennero addirittura creati degli slogan contro i produttori di sneakers da parte degli artigiani e produttori di scarpe di cuoio, come "le sneakers danneggiano i piedi dei vostri bambini" o "una scarpa di cuoio mette in risalto il tuo io".
Ma questo non impedì certo, la diffusione e l'ulteriore conquista del mercato da parte delle sneakers; con l'evoluzione della tecnica e l'introduzione di nuovi processi produttivi, le sneakers sono prodotte sempre più in modelli elaborati e confortevoli. In occasione di grandi eventi come le olimpiadi di Mexico 1968, le sneakers spopolano in quasi tutte le discipline: da scarpe scomode e dannose diventano audaci calzature e danno il via ad un nuovo fenomeno.
Negli anni 70 le sneakers migliorano ancora dal punto di vista tecnologico. Con l'avvento di nuovi materiale leggeri e composti di gommapiuma, si trasformano in mezzi di prima necessità. Si ribaltano i ruoli: vengano persino adoperate come strumenti terapeutici, al fine di combattere le stanchezze muscolari.
Successivamente con l'espansione di sport quali il basket negli USA, la Nike compie delle vere e proprie "mire espansionistiche" nel settore marketing delle sneakers.
Il resto della storia contemporanea: Nike, Adidas, Converse, Onitsuka Tiger, New Balance, Vans sono i marchi che vanno di più in ambito sneakers.
